Patente a crediti – Interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-01441 a prima firma dell’On. Tenerini (FI-BP-PPE), On. Battilocchio, On.Tassarini e On. Mazzetti (Forza Italia), del 24 settembre 2024 –

Aula – Elementi e iniziative a seguito dell’istituzione della cosiddetta patente a crediti nel settore dell’edilizia, anche ai fini di un coinvolgimento delle imprese nella relativa fase applicativa – Interrogazione n. 3-01441 Tenerini (FI-BP-PPE)

Nella seduta di mercoledì 25 settembre 2024, la Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, ha risposto all’interrogazione in titolo nei seguenti termini:” Grazie, Presidente. Il quesito posto dagli onorevoli interroganti mi dà l’occasione per fornire all’Aula aggiornamenti sul nuovo strumento di qualificazione delle imprese, la cosiddetta patente a crediti. La salute e la sicurezza sul lavoro rappresentano una priorità assoluta per il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

È nostra responsabilità garantire che ogni lavoratore operi in condizioni di sicurezza adeguate, in particolare nei settori più a rischio. Con l’istituzione della patente a crediti abbiamo adottato una misura senza precedenti, che risponde finalmente a una richiesta storica delle parti sociali, dando corpo a quanto previsto dall’articolo 27 del decreto legislativo n. 81 del 2008, dopo ben 16 anni di mancata attuazione. Con la conversione del decreto-legge n. 19 del 2024 abbiamo dunque introdotto un sistema di qualificazione delle imprese basato su crediti, che sarà operativo a partire dal 1° ottobre 2024. Una novità radicale nel panorama normativo italiano in materia di sicurezza sul lavoro.

È, infatti, la prima volta che viene istituito un sistema che non solo monitora, ma incentiva attivamente il miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, premiando le imprese virtuose e sanzionando quelle meno attente. La patente a crediti offre una dotazione iniziale di 30 crediti alle imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri, con la possibilità di ottenere ulteriori crediti sulla base di altri criteri, come lo storico aziendale, l’assenza di provvedimenti di decurtazione, la partecipazione a percorsi formativi specifici e l’avvio di investimenti mirati. Il meccanismo di assegnazione e di eventuale penalizzazione è regolato dal decreto ministeriale n. 132 del 18 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre.

Il regolamento definisce le modalità di presentazione della domanda e stabilisce i criteri per l’attribuzione di crediti aggiuntivi. In attuazione del decreto, inoltre, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha pubblicato lo scorso 23 settembre la circolare n. 4, che definisce i diversi profili applicativi concernenti il rilascio e la gestione della patente. È una misura ambiziosa, le cui prospettive sono di grande impatto e permetteranno di raggiungere importanti risultati in diversi ambiti. In primis, attraverso la patente a crediti, puntiamo a implementare in modo significativo il sistema di sicurezza nei cantieri, di fatto incentivando le imprese a mettere in atto le migliori pratiche in materia di sicurezza.

Auspichiamo una graduale riduzione degli incidenti sul lavoro e, allo stesso tempo, con questo nuovo strumento miriamo a valorizzare chi adotta pratiche virtuose. Secondo un principio di responsabilità progressiva, dato dal riconoscimento dei crediti, i datori di lavoro e i lavoratori saranno incentivati non solo, come già deve essere, a rispettare le norme, ma anche a migliorarsi sul piano della prevenzione, della formazione e degli investimenti in questo senso. È la cifra del nostro agire da quando ci siamo insediati come Governo: promuovere a tutti i livelli la cultura della prevenzione. Oltretutto, la patente ci consentirà di creare un sistema di maggiore trasparenza, che permetterà di identificare più chiaramente le imprese che operano in conformità con gli standard di sicurezza, aumentando così la fiducia nei confronti degli operatori del settore.

Riguardo al coinvolgimento delle imprese, è essenziale un’azione concertata. Il Ministero ha attivato una campagna informativa capillare per chiarire i dettagli applicativi della misura, promuovendo incontri e tavoli di confronto con le principali associazioni di categoria. Stiamo valutando ulteriori interventi in favore di quelle imprese che investono in formazione e sicurezza, affinché la patente a crediti non rappresenti un obbligo, ma un’opportunità di crescita.

In conclusione, è una misura innovativa rivolta al mondo dell’edilizia, ma estendibile in futuro ad altri settori, che potrà portare benefici tangibili in materia di sicurezza sul lavoro e competitività delle imprese. Continueremo a seguire l’applicazione della norma, ovviamente, con il coinvolgimento delle parti sociali e di tutti gli attori che hanno interesse, insieme a noi, a promuovere la sicurezza.”

L’On. TENERINI (FI-PPE), in sede di replica,  ha osservato che la patente a crediti è ovviamente uno strumento estremamente ambizioso che permetterà di creare anche un sistema di maggiore trasparenza rispetto all’adeguamento agli standard di sicurezza. Ha chiesto che questo periodo transitorio di recepimento e di applicazione della normativa abbia maggiore condivisione, soprattutto con le categorie economiche, proprio per aiutare le aziende più piccole a non subire le distorsioni del mercato, diventando così non competitive all’interno del mercato.

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