Confimi Industria e ANC lanciano petizione per realizzare il baratto finanziario grazie alla fatturazione elettronica

 

 

Confimi Industria e ANC lanciano petizione per realizzare il baratto finanziario grazie alla fatturazione elettronica

FIRMA ANCHE TU PER REALIZZARE IL BARATTO 4.0!

Con la fatturazione elettronica, la compensazione multilaterale di debiti e crediti è possibile

Manifesto in allegato e link alla petizione  http://chng.it/szD2qYgZrH 

Roma, 25/06/2020 – Al via su change.org la petizione “Baratto Finanziario 4.0” promossa da Confimi Industria e ANC e rivolta a imprenditori, professionisti, associazioni, lavoratori e a tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro Paese.

La Confederazione dell’industria manifatturiera italiana e l’Associazione Nazionale dei commercialisti, si sono unite per promuovere un sistema complementare a quello bancario; un sistema che potrebbe permettere agli operatori nazionali che adottano la fatturazione elettronica di ridurre i problemi di liquidità, oggi gravi più che mai, a seguito dell’emergenza Covid-19.

Dietro un nome provocatoriamente anacronistico c’è la volontà – per non dire l’esigenza – di scongiurare per il Paese il rischio del fallimento sistemico delle imprese e di mettere in campo soluzioni che contribuiscono a costruire un futuro imprenditoriale più solido e meno vulnerabile a fragilità che sono croniche.  Come riuscire a fare questo?

Con la compensazione multilaterale dei crediti e debiti, il passato diventa futuro. Il baratto, infatti, può rivivere oggi, in chiave finanziaria, attraverso lo strumento della fatturazione elettronica; una moneta di scambio rivisitata in chiave tecnologica in grado di far circolare merci e servizi fra le imprese in crisi di liquidità e non solo. Nulla che richieda l’emissione di nuova moneta né legale né virtuale e che possa destare la preoccupazione delle autorità monetarie. Come funziona questo sistema di compensazione?  Ecco un esempio.Questo sistema è già una realtà grazie ad una start up (www.compensiamo.it); proviamo ad immaginare se l’idea venisse proiettata a livello nazionale coinvolgendo Agenzia delle Entrate e Sogei che, attraverso il sistema di interscambio (SdI), processa oltre 2 miliardi di fatture elettroniche l’anno di cui il 55% (dati 2019) nel B2B.

 

Si tratta, ovviamente, di un sistema facoltativo dove la compensazione multilaterale si perfeziona solo laddove tutti i soggetti intercettati accettano (caso per caso) la proposta dell’algoritmo. Oltre agli indubbi vantaggi per il sistema economico nazionale, si tratta di un sistema in grado di concretizzare un vantaggio competitivo rispetto ad altri paesi, considerato che al momento solo l’Italia ha un sistema pubblico di fatturazione elettronica obbligatorio e monitorato real time dall’Agenzia delle entrate.

Un sistema di autogestione imprenditoriale dove ognuno è anche controllore dell’altro e dove nulla si perfeziona se non con il consenso di tutti secondo una casualità non manipolabile. Elemento quest’ultimo in grado di escludere l’insorgere di fenomeni di criminalità organizzata e di usura, che trovano terreno fertile in presenza di soggetti che vivono una condizione di difficoltà dal punto di vista della liquidità.

Da qui la proposta che nei giorni scorsi è stata portata all’attenzione dei lavori parlamentari al decreto liquidità e del decreto rilancio.

Il baratto finanziario non è ovviamente “LA” soluzione a tutti i problemi, ma ne può risolvere molti soprattutto se si agisce velocemente.

L’appello, quindi, a chiunque ritenga meritevole la proposta è di sottoscrivere la petizione affinché gli organi competenti introducano con tempestività soluzioni in grado di consentire alla fatturazione elettronica, nata da esigenze e obiettivi erariali, di diventare anche un elemento di competitività per il fragile sistema economico del Paese che, per tanti motivi, cresce meno degli altri da almeno 20 anni e che oggi, come non mai, ha bisogno di soluzioni nuove.

FIRMA ANCHE TU!

http://chng.it/szD2qYgZrH

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