UNICMI – Il Rapporto sulle Costruzioni metalliche con analisi dei dati 2024 e le proiezioni per il 2025″ .
Fondazione Promozione Acciaio – Seminario “La resistenza al fuoco delle costruzioni in acciaio” – Roma 5 novembre 2024
UNICMI: Presentazione del RAPPORTO 2024 sul mercato italiano della carpenteria metallica – I dati del 2023 e le previsioni per il biennio 2024-2025
FISA – Tavola Rotonda “Qualificare per la Sicurezza: il ruolo strategico del manutentore antincendio” (19.9.2024)
UNICMI – Il Rapporto sulle Costruzioni metalliche con analisi dei dati 2024 e le proiezioni per il 2025″ . finco News Associate 15 Novembre 2024 15
Paestum – 29 ottobre 2015, ore 15.00 “Verso una rappresentanza unitaria degli archeologi italiani” A cura del Coordinamento degli archeologi italiani
Relazione per Finco: Efficienza Energetica nei Beni Culturali finco Filiera Beni culturali e Conservazione 21 Novembre 2016 62
COMUNICATO STAMPA: “Bonus e stretta sulla Cessione del credito: una decisione sbagliata per un problema reale” Ultimi aggiornamenti Roma 24 gennaio 2022 – Quanto previsto in termini di divieto di ulteriore cessione del credito dall’ articolo 26 del Decreto cosiddetto “Sostegni Ter” è controproducente e potenziale terreno di coltura per un’ importante serie di contenziosi, oltre ad essere iniquo sotto il profilo della retroattività nei confronti di contribuenti ed imprese. Il dispositivo entrerebbe in vigore già dal 7 febbraio pv : i crediti potranno essere ceduti una sola volta ulteriore, compresi Istituti ed altri intermediari finanziari, pena la nullità. Detto questo dobbiamo però anche guardare al versante delle imprese, o meglio di alcune imprese – afferma Carla Tomasi Presidente della Finco, la più importante realtà di imprese specialistiche e super specialistiche del Paese. Se infatti siamo giunti a questo punto, e cioè che come al solito i molti onesti sono penalizzati dai pochi disonesti, è anche perché non vi è una barriera sufficiente – anche da un punto di vista culturale oltre che di inadeguatezza dei controlli – all’ingresso sul mercato di una serie di soggetti che lo inquinano: “dopolavoristi” ed operatori in nero; imprese aventi tutt’altra competenza, ammesso l’abbiano; general contractor che di “general” non hanno nulla, neanche un minimo di capacità finanziaria; scatole vuote senza dipendenti; imprese “nuove” e “nuovissime” create ad hoc (a questo proposito Agenzia delle Entrate ha tutti i dati per intervenire prima e non dopo, magari dislocando una percentuale un po’ più alta dei suoi oltre 30.000 dipendenti sul tema in questione). Occorre prendere seria ed immediata consapevolezza che questa misura, che porta all’irrigidimento degli istituti bancari e finanziari – e vediamo come già ad esempio si sta regolando Poste Italiane – costituisce un sicuro vulnus alla ripresa economica che i bonus stavano contribuendo fortemente a conseguire. E, sotto il profilo dell’adeguatezza degli operatori economici, è soprattutto giunto il momento di una riflessione sulle regole che presiedono alla loro qualificazione. Se da un lato si vuole perseguire chi non opera correttamente nell’ambito dei lavori privati, dall’altro si apre la via, nel settore delle opere pubbliche, a quanto di peggio si possa immaginare liberalizzando il subappalto in maniera totale, togliendo il massimale di ribasso tra appalto e subappalto, imponendo addirittura da parte della Stazione Appaltante – cosa che non avrebbe sfigurato neanche in un piano quinquennale sovietico – il tipo di contratto di lavoro che l’azienda appaltatrice deve applicare in caso di appalti legati ai Programmi PNRR, che saranno di pressoché completo riferimento da qui ad un decennio. Ma si pensa veramente di assicurare la qualità e la sicurezza in questo modo demagogico, che non ha alcuna connessione con il vero tema che è quello della qualificazione delle imprese e delle Stazioni Appaltanti (ma ne ha in realtà molta con il finanziamento del sistema delle Casse Edili e degli Enti Bilaterali)? In sostanza, da un lato si persegue in maniera indiscriminata la bonifica del mercato dei bonus e, dall’altro, si aprono porte, anzi portoni al malaffare ed alla sciatteria, quando non peggio, nei lavori pubblici – conclude la Presidente Tomasi. Condividi:Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)